Confindustria Moda, fondata da poco più di un anno, è l’unione di tutte le associazioni di industriali del settore moda italiano.
Mondi vicini ma separati come Tessile, Occhialeria, Concia, Pelletteria, Pellicceria, Oreficeria, Calzaturiera si sono uniti per parlare coralmente con una voce sola con le istituzioni per creare stabilità e crescita.
Cristina Fava di Bravò Comunicazione, con cui collaboro su molti progetti, mi ha affidato la progettazione grafica di un White Book, in gergo, un libro di numeri.
Un progetto creato per avere una visione concreta di quanto vale la Moda Italiana.
Sono bei numeri, e sono utili per costruire una strategia comune di crescita.
Per questo, ho proposto di chiamarlo Lo Stato della Moda, perché nessun altro titolo si adatta meglio all’Italia e di quanto sia importante capire lo stato di salute del settore che costituisce il terzo settore del PIL italiano.
Lo Stato della Moda, finito di stampare a novembre 2018, è stato presentato alla stampa a gennaio 2019 e in Parlamento a marzo 2019. A marzo 2020 avrebbe dovuto essere presentato al Parlamento Europeo a Bruxelles. I recenti eventi legati alla pandemia di Covid-19, rendono necessaria la riscrittura, ricerca e analisi di nuovi dati, per ampliare e modificare il lavoro già fatto e farlo diventare uno strumento essenziale per il futuro del comparto moda italiano.
“Lo Stato della Moda è la presa di coscienza di chi siamo, e di dove stiamo andando.”
Claudio Marenzi, Presidente di Confindustria Moda e Amministratore delegato di Herno.
“La filiera è un valore unico e irripetibile della moda italiana, una catena che incarna la reputazione del Bello e Ben Fatto.”
Paola Bottelli, Giornalista del Sole 24 Ore per oltre trent’anni.
“Il profondo cambiamento socioculturale degli ultimi 20 anni ha indicato un nuovo modo di percepire il fenomeno moda.”
Francesco Morace, Fondatore e presidente di Future Concept Lab.
Confindustria Moda, founded a little over a year ago, is the union of all the Italian fashion industry associations.
Worlds such as Textile, Eyewear, Tanning, Leather goods, Fur, Goldsmithing and Footwear, neighboring but separate, have come together to speak with a single voice to the institutions in order to create stability and growth.
Cristina Fava from Bravò Comunicazione, with whom I collaborate on many projects, entrusted me with the graphic design of a White Book, in jargon, a book of numbers.
A project created to have a concrete vision of what Italian fashion is worth.
They are good numbers, and they are useful for building a common growth strategy.
For this reason, I proposed to call it The State of Fashion, because no other title is better suited to Italy and how important it is to understand the state of health of the sector that constitutes the third sector of Italian GDP.
The State of Fashion, finished printing in November 2018, was presented to the press in January 2019 and in Parliament a few weeks later.
“The State of Fashion is the awareness of who we are, and where we are going.”
Claudio Marenzi, President of Confindustria Moda and CEO of Herno.
“The supply chain is a unique and unrepeatable value of Italian fashion, a chain that embodies the reputation of Beauty and Well Done.” Paola Bottelli, Sole 24 Ore Journalist for over thirty years.
“The profound socio-cultural change of the last 20 years has shown a new way of perceiving the fashion phenomenon.” Francesco Morace, Founder and president of Future Concept Lab.
80 pages, paperback doubled with two thick cardboards with varnished edges, one in green and one in redUsing the colors of the flag for the white book was a challenging graphic choice.The cardboard is smaller than the cover so the book seems to float half a centimeter from the tableThe cardboard helps creating a floating effect.
PAOLO PROSSEN 